P O E S I E
Cantami la tua canzone.
Cantami la tua canzone
così io mi posso addormentare serenamente
e magari sognare.
Porterò sempre con me
quelle strofe
e le conserverò nel mio cuore.
Non importa se la tua voce
non è più quella
di una volta,
l'importante è ascoltare
le parole di quella canzone.
Cantami la tua canzone
e fa che la tua voce
riempi questa casa di suoni
e porti l'allegria nei nostri cuori.
Non sai quanto vorrei
tornare indietro agli anni passati
che ci han visti
un po' più giovani
ed ora abbiam entrambi
i capelli bianchi.
Cantami la tua canzone
e non importa come la canti
ma canta...
canta per favore!
E il vento porterà lontano
quelle strofe cantate
dalla tua dolce voce.
© Copyright Patrizia Andrich
Lascia che sia.
Lascia che sia io,
una volta almeno,
a farti contento.
Vorrei regalarti per un momento
un bel sorriso
da portare come ricordo
nel tuo cuore
ogni giorno e per sempre.
Lascia che sia io
a rimanerti vicino
anche se vicina non sono.
Si può essere amici
anche stando lontani.
Lascia che sia io...
e vedrai che piano piano
qesta vita scivolerà via
senza rimpianto.
© Copyright Patrizia Andrich
Applaudite.
Applaudite
e siete in tanti ad applaudire,
ma il mio cuore piange.
È infelice
e le lacrime
scivolano sul mio viso.
Non riesco a recitar
questa mia poesia!
Applaudite
per infondermi coraggio,
ma il nodo alla gola
mi toglie la parola.
Applaudite
in questo giorno
che per me
dovrebbe esser lieto
ed io invece son qui
che piango
e piango
senza un perché.
No!
Il perché c'è!
Il mio amor
non è qui!
Vorrei tanto
che quel posto vuoto
fosse presto riempito.
Mi manca il suo applauso
che mi infondeva coraggio.
Applaudite
ma io non so
se ora ce la faccio
a recitar questa mia poesia.
© Copyright Patrizia Andrich
Tra le ortiche un papavero
Ho visto tra le ortiche un papavero
sembrava di vedere un cuore,
il mio cuore,
in mezzo a tante spine.
Volevo salvarlo
volevo strapparlo
da quell'abbraccio
ma non avevo
la forza per farlo.
Lo guardavo
con gli occhi pieni di pianto.
Sentivo il mio cuore
impazzire per il dolore.
Cosa ci faceva
quel papavero rosso
tra le ortiche?
Me lo chiesi mille volte!
Era come se avessi visto
il mio cuore imprigionato proprio lì!
Tra le ortiche un papavero...
e mi sono sentita impotente
di non poterlo salvare
da quell'abbraccio pungente!
© Copyright Patrizia Andrich
Quando un amico se ne va.
Quando un amico se ne va
per le azzurre vie del cielo
diventa un angelo
che da lassù ci sorride
e dall'alto del cielo
con il suo sguardo amichevole
ogni giorno ci accompagnerà
per sempre.
Ci parlerà nel cuore
e solo noi
che tanto gli siamo stati accanto
sentiam la sua voce.
Lo sentiremo ridere
delle nostre battute
e piangere
se noi piangiamo.
Lui non c'è più
ma noi non saremmo mai soli,
ogni cosa ci parla di lui.
Ogni ricordo
vive nel nostro cuore
ed è un soffio di vento
che ci alimenta.
Quando un amico se ne va
ogni lacrima
per lui versata
si trasforma in rugiada
e si posa sopra una rosa scarlatta.
Quando un amico se ne va
non piangere
se non vuoi che lui pianga per te!
Sorridi perché
egli da lassù è felice
nel vederti sorridere.
Quando un amico se ne va
di certo ci mancherà
ma il suo ricordo
sarà sempre vivo nel cuore
e mai soli ci lascerà.
© Copyright Patrizia Andrich
Come un fiume
Sono come un fiume
che scorre nel suo letto
a volte impetuoso
altre volte placido e lento.
Come un fiume
levigo la mia mente,
la modello a mio piacimento
trascinando con me
i vecchi ricordi
ormai ammuffiti.
Nel mio lento scorrere
lascio posto alle cose belle
anche se di belle
ce ne sono poche.
Come un fiume
il mio viaggio finisce alla foce.
Getto nel mare
i miei rifiuti
sotto forma di laccrime,
tanto non inquinano
sono anch'esse salte
e nel mare si disperdono
senza che nessuno
se ne accorga.
Come un fiume
lì nel mare
concludo il mio viaggio
e come un vecchio stanco
mi lascio andare al mio destino.
© Copyright Patrizia Andrich
Come tante farfalle
Ho visto le mie parole
prendere il volo
verso il cielo
come tante farfalle
pronte ad inseguire
il loro sogno di libertà.
Uscivano ansiose
dalla mia penna.
Non vedevano l'ora
di volare via.
Volavano libere
ma composte.
Ogni verso
era al suo posto
nulla mancava al mio testo.
Rivolta verso il cielo
leggevo il mio scritto
mentre esso
saliva verso l'azzurro
fra le nuvole andava scomparendo.
Era bello veder volare
le mie parole
come tante farfalle!
Mi commossi a quella visione
mentre una lacrima
scivolò sulle mie gote
tornai a scrivere
nuove parole
ed anch'esse
come tante farfalle
volarono via
verso il sole.
Prigioniere nella mia penna
non potevano restare
erano nate per volare via libere
come tante farfalle
nel cielo d'estate.
© Copyright Patrizia Andrich
Con un fiore in mano.
Con un fiore in mano
non compri il mio cuore,
non compri il mio sorriso.
Sono un essere umano
e so amare.
Ho un cuore che batte
che vive dentro me.
Ho bisogno d'amore
di carezze che sfiorano la pelle.
Ho bisogno di abbracci
e di tanti baci.
Con un fiore in mano
non compri il mio cuore
ma ti ringrazio del pensiero
a me gradito.
Con un fiore in mano...
ricordati anche
di donarmi
il tuo amore.
© Copyright Patrizia Andrich
Un amico speciale
( dedicata ad un amico down )
Ti guardano tutti
con occhi sgranati
ma io che ti sono vicina
non capisco il perché
di quegli sguardi.
Tu non sei diverso da me,
hai un cuore,
una mente,
un'anima,
due gambe,
due braccia
tutto quello che io ho
ce l'hai anche tu.
No...
non capisco
il perché di quegli sguardi!
Sei un amico,
un amico speciale
non chiedo di meglio
che avere un amico come te.
Mi piaci come sei,
per l'amicizia che mi dai,
per la tua sincerità.
No...
non vedo nessuna diversità
in te!
Se solo gli altri
smetessero di guardarti
con gli occhi sgranati...
non sanno cosa si perdono
ad averti vicino come amico!
Non sanno quanto sei meraviglioso,
quanto amore sai donare,
non sanno quanto grande
è il tuo cuore.
Mi sento io speciale
ad averti accanto
come amico!
Un amico speciale...
ti ringrazio amico
per avermi aperto
il tuo piccolo
ma grande cuore!
© Copyright Patrizia Andrich