PERDI TEMP
Perdi temp, jai da nar !
Le deventà l’ pensier de tutti i dì.
Sen ciapadi per el col,
no jen nanchia pu l’ temp de soflar !
Che, co stò corer, spariss el bon de la vita.
Primavera, istà, aoton,
invern, i vola via,
prest, no ne n’ ascorgen pù dei colori,
dei saori che i ne ja reialà .
Perdi temp, jai da nar.
Doen regolar tut :
i popi, na bota che je su sta tera
i cogn cresser en pressa,
i gioni i cogn studiar e laurearse n’ pressa!
I matrimoni e l’ amor sfioris n’ pressa !
I maladi i cogn varir n’ pressa !
I veci laiadi soli a viver
con dele siore che no i conos,
i cogn usarse n’ pressa !
Ancia la messa la cogn esser corta,
preiar no val pù, pensar amò de men ,
fen tuti na gara de chi cor de pù,
pechià per chel che en perdù !
Perdi temp, jai da nar !
Sol la mort è restà,
che la ja semper temp, per tuti ,
la passa de chasa en chasa,
senza pressa e senza sonar…
PERDO TEMPO
Perdo tempo, devo andare !
È divenuto il pensiero di tutti i giorni,
sono preso per il collo,
non ho più nemmeno il tempo per respirare.
Che con questo correre, sparisce il buono della vita.
Primavera, estate, autunno, inverno,
volano via in fretta e non ci accorgiamo più dei colori,
degli odori che ci sono stati donati.
Perdo tempo, ho da andare!
Dobbiamo programmare tutto:
i bambini, quando sono su questa terra,
devono crescere in fretta !
i giovani devono studiare e laurearsi, in fretta !
il matrimonio e l’ amore sfioriscono, in fretta !
i malati devono guarire, in fretta !
Anche la Messa deve essere corta,
pregare non conta più, pensare ancora meno,
facciamo tutti a gara a chi corre di più.
Peccato per quello che abbiamo perso !
Perdo tempo, ho da andare !
Solo la morte è rimasta
che ha sempre tempo per tutti,
passa di casa in casa,
senza fretta e senza suonare…