* Cara Rosina ti scrivo ...

 

Te lo avevo promesso, amore mio,

eccomi a te, ti scrivo dall' inferno

e ti conto i giorni che passano

e quelli che restano, come in inverno.

 

E ti sogno la notte guardando il cielo

attraverso stelle di filo spinato,

poi mi asciugo il pianto dagli occhi,

e penso che oggi sono stato fortunato.

 

Qui da vivo non vali niente,

sei solo il mumero della piastrina …

se cadi allora ti danno onore e gloria

e una croce su cui piangere, cara Rosina ...

 

© Bruno Agosti