* Emanuele

 

Mi è difficile pensare a te,

come un dono di Dio,

Emanuele, un Dio tra noi.

Scusami, ma non ci riesco…

 

Però mi riesce meglio capirti,

e non provo pietà per te,

non provo dolore…

fratello,

dal sorriso, dolce,

sul tuo viso di eterno bambino,

che mi doni tanta serenità nel cuore,

con il tuo ciondolare, lento, per le vie,

con quello sguardo stralunato,

e un cane, dentro, che ti morde le parole,

 

 

Beati…, ha detto Lui, un giorno,

e sarai al suo fianco, alla fine,

anche tu, come Lui, sarai Re,

perché non sei mai uscito dall’Eden,

a cercare una pianta di melo,

ma, fedele, hai saputo aspettare…

e, ciondolando, piano, piano,

ora attendi, sereno, il Suo Cielo.

 

Bruno Agosti