* Il bosco

 

Finisce con l’ asfalto, la civiltà,

inizia un mondo nuovo, selvaggio,

che la strada riduce a metà,

ed a piedi, continui il tuo viaggio.

 

Un aria pura, si concede al cuore,

un vociare d’ uccelli e un frusciar di rami,

sei nel grande teatro della natura,

ad ascoltar la musica che tanto ami…

 

E senti il picchio ticchettar sul faggio,

la cinciallegra dal dolce canto,

ti dicon tutti che è giunto maggio,

e il bosco ha indossato un nuovo manto.

 

Lo scoiattolo salta, dalla fronda al ramo,

con piroette da gran trapezista. ,

il corvo gracchia, nel cielo, lontano,

che gli alberi negano, alla tua vista.

 

Mormora, piano, un allegro ruscello,

che scorre, lento, tra le felci e il nocciolo, ,

si specchia nell’acqua, per dirsi bello,

il piccolo bambi del capriolo.

 

Si impenna il larice, come vedetta,

dalla corteccia ruvida e bruna,

l’ umile acacia si tanto non svetta,

ma fai attenzione alla sua acuta spina.

 

Trovi un po’ di Natale, anche nel bosco,

c’ è un atmosfera tranquilla e serena,

sui grandi sassi ci trovi il muschio,

con i rami d’ abete puoi fer la corona.

 

Ci trovi i grossi ciocchii per il camino,

alberi morti, travolti dal vento,

che ti ricordan che la vita è un destino,

ti pare eterna, ma è solo un lampo.

 

Il bosco è vita, che scorre tra i rami,

un palpitare tra l’ erba e i ruscelli,

ha mille segreti, come la donna che ami,

è custode fedele dei giorni più belli. 

 

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