* Il torrente

 

Si fa più flebile l’ udito,

e il fresco di spruzzi avidi,

che ti schizzano sul volto,

e t’ avvolge un fragore,

infinito…

 

E rimango a guardar l’ acqua,

che scorre, come il tempo,

e trascina via foglie secche,

pari a verdi germogli, accanto.

 

I giochi di luce, creati dal sole,

si perdon nei gorghi, come d’ argento,

ti entran nel cuore, come parole,

di amico sincero, che ti stà accanto.

 

Mentre i tuoi piedi trovan ristoro,

gli puoi raccontare i segreti del cuore,

tra gorghi ed anse, come un tesoro,

li porterà, stretti, fino al suo mare…

 

Per questo, ti amo, amico impetuoso,

custode, silente, di dolci ricordi,

mai invadente, per niente curioso,

di quando i prati erano verdi…