* Il diario

 

Aveva l’ età

del bocciolo in fiore

una rosa di Gerico

assetata di vita,

nel giovane cuore

una Fede infinita

nel Dio di Abramo

e nelle sue creature.

 

Ci son candelabri

con sette fiammelle

oltraggio alla razza

che si spengono al Tempio.

Ci sono treni orgogliosi

su binari lucenti

che portano ad are

dai fuochi immensi.

 

Ma la tua penna che scrive

con saggezza innocente

si trastulla e descrive

il colore dell’ alba

il sapore di giorni

trascorsi in soffitta

in attesa di riprendere

ancora la vita.

 

Tra i libri bruciati

da una razza padrona

tra cumuli di cenere

ed aquile morte

restan vive soltanto

le parole dei buoni

che noi ci ostiniamo

a chiamare illusioni …

 

© Bruno Agosti