* Il paradiso

 

Arrivò lì con le mani sudate,

lo straccione,

per la vergogna

innanzi al grande portone.

 

S’ acconciò alla meglio l’ abito

Si rassettò i capelli e il viso,

prima di bussare al portone

d’ ingresso del paradiso.

 

La grappa gli diede fiato e coraggio

e timoroso tirò piano la cordicella,

come un bimbo che torna a casa la sera

a narrar al padre l’ ultima marachella.

 

Si udì un suono dolce di mille carillon

si spalancò la porta di quel campo

che gli narrava nonna innanzi al fuoco,

dove tutti tornano i bimbi di un tempo.

 

Gli venne incontro una frotta di bambini

dai colori diversi e dai variegati canti,

lo condussero con gioia dal grande Vecchio

ormai bimbo pure lui fra i tanti …

 

© Bruno Agosti