* La fontana di Scanna
Affusolate, bianche, mani di donna,
che sciacquano panni di vita novella,
fazzoletto scuro, lunga la gonna,
all’ alba, china sulla fontanella.
E l’acqua che scroscia un canto alla vita
che culla l’ azzurro di un alba d’ amore,
e uniti conservano un emozione segreta,
che i gorghi del fiume portano al mare.
Un vociare di donne, dei bimbi gli strilli,
un narrare di vita all’ antica fontana,
la campanella rintocca i suoi squilli,
è giovedì, e c’ è la Messa a Scanna.
Lente e maestose le mucche nel bere
accostate al “brenz” dall’acqua di fonte,
col bastone in mano attende il pastore,
odore di stalla, il sudore alla fronte.
Riflettono nell’ acqua la chiesa e la fede
dei vecchi al rosario le sere di maggio,
è un canto che sale dalla gente che crede,
una prece a Dio, a Maria un omaggio.
Fedele compagna della mia primavera
hai dato ristoro ai miei piedini arrossati,
custodisci ricordi di pace e di guerra,
di canti nel vento, di amori passati …
© copytight Bruno Agosti