* La Rina
( di Orsi )
Potrei dire di te, tante cose belle,
raccontare il tuo sorriso, la tua voce,
cercarti ancora, in alto, tra le stelle,
e trovarti, sempre, vicina alla tua croce.
Mi piace, però, narrarti, così, com’ eri,
chinata nei campi, dorati, di grano,
a raccontarmi segreti e misteeri,
quando ti fermavi a darci una mano.
Eri un libro di fiabe, sfogliato dal vento,
che narrava la vita, rimasta bambina,
che non chiedevi ragioni al tuo tempo,
felice, sul grano, con la testa china…
Una vita semplice, umile il cuore,
del povero, che ha ricco il pensiero,
sei stata l’ esempio del vero amore,
di carità cristiana, ma per davvero !
La vita serena, che ora mi manca,
la ricordo riflessa, nei tuoi occhi miti,
il tuo narrrare, la sera, con voce stanca,
per tornare, da Lui, da dove siamo partiti.
Lui, non scorda, come scorda l’ umano,
e ha detto di voi : “ saranno beati ! “
ti ha voluta lassù, a mietere il grano,
nei suoi pascoli eterni e sconfinati…
Bruno Agosti