* Zita

 

Un fiore che sboccia,

è sempre un bel fiore,

ma se è un fiore di donna

è un fiore d’ amore…,

 

Hai lasciato fanciulla

la tua cara montagna,

per amore di un uomo,

fedele compagna,

tra i capelli una rosa,

rossa d’ amore,

nella mente il sogno

di ogni giovane sposa…

 

I prati han veduto

Il tuo grembiule bagnato,

di rugiada e di amore

e di tanto bucato.

E nello specchio d’ un pozzo,

s’è smarrito il tuo tempo,

per una vita rapita

in un giorno di vento…

 

Ma il tuo pianto di mamma,

e l’ amore che hai dato,

ha commosso le stelle,

e tutto il creato,

ed in sei son cadute

intorno a quel pozzo,

e continuò la vita

e ripresero i giochi

e furon delizia

per i nosrti occhi…

 

Ma la vita che scorre,

non sempre sorride,

a volte ti umilia,

a volte ti uccide…

Ti ricordo in ginocchio,

ai bordi di un prato,

con le mani ai capelli

ed un pianto dirotto…

 

Ora il tempo ha lasciato

che il pensiero tornasse

al profumo dei fiori

raccolti sui monti,

ai tuoi giochi di bimba

alle corse tra l’ erba,

e nella mente un vociare

di ragazzi festanti…   

 

Bruno Agosti