ADDIO DANIZA

 

Definirei una barbarie umana figlia della più bieca ipocrisia la vicenda, ormai tragicamente conclusa, dell’ orsa Daniza uccisa dal veleno che la superiorità di questa specie che si definisce figlia di Dio ed in grado di saper controllare ogni elemento naturale.

Pessimo segnale che le istituzioni danno ai giovani, agli studenti ed agli scolari che proprio ieri hanno iniziato il loro percorso verso la conoscenza.

Catastrofica l’ immagine che è stata data del Trentino, terra dell’ accogliente farfalla, della gente semplice ed accogliente che vive sui monti tra i verdi pascoli ed i ruscelli, pronta ad accogliere anche gli orsi deportati dalla Slovenia da questa Provincia autonoma nelle sue scelte anche le più strane come l’ inserimento forzato dell’ orso e la sua eliminazione al minimo fastidio dato a questi cavalieri dell’ ipocrisia.

Le madri, sono sempre state considerate sacre, specie quando hanno da accudire la prole che madre natura le ha obbligato di fare per la continuazione della specie come faceva Daniza, e sono sempre state protette in ogni società umana ed animale, solo noi, con la nostra superiore intelligenza abbiamo deciso diversamente per Daniza.

Addio Daniza, ospite sgradita di questa societa Trentina opulenta, ed ignorante, prigioniera delle sue fobie e dei suoi falsi ideali, delle sue ataviche paure, delle sue eterne incertezze.

Forse per te che hai amato la libertà ed hai sempre odiato i recinti fisici e mentali di questa nobile società Trentina, forse per te è meglio così… che tu possa correre sempre libera nei pascoli del tuo cielo perché tu non sei figlia di quel Dio sei soltanto una sua creatura.

Bruno Agosti