LIBRI E FILM SULL' AFGANISTAN

 
Sei libri e due film che ci aiutano a capire cosa sta succedendo in Afghanistan
Con il ritorno al potere dei talebani è necessario saperne un po’ di più su questo meraviglioso Paese dell’Asia centrale
28 agosto 2021 di Bianca Senatore
In questi settimane si è tornati a parlare tanto di Afghanistan, un Paese che era quasi scomparso dai nostri radar, se non per qualche sporadica notizia di attentati e aggressioni. Oggi, con il ritorno al potere dei talebani, la vita per migliaia di uomini donne e bambini diventa estremamente pericolosa e allora forse è necessario saperne un po’ di più su questo meraviglioso Paese dell’Asia centrale. Ecco allora il suggerimento per sei libri, tra saggi e romanzi, che possono aiutarci a capire.
Buskashi di Gino Strada
Scritto dal fondatore di Emergency, morto proprio qualche giorno fa. In questo libro racconta la storia del viaggio in Afghanistan iniziato il 9 settembre 2001, due giorni prima dell’attentato terroristico di New York. È un vero e proprio diario di viaggio che è al tempo stesso una testimonianza della guerra che ha portato alla disfatta dei talebani, la conquista della capitale da parte dell’Alleanza del nord e la “liberazione” di Kabul.
La grande illusione: l’Afghanistan in guerra dal 1979 di Emanuele Giordana
Questo saggio racconta il lungo conflitto nel Paese iniziato con l’invasione sovietica e proseguita poi con l’arrivo delle truppe Nato nel 2001. Una lunga guerra della quale Usa e alleati – tra cui l’Italia – sono tra i responsabili anche per l’ennesima grande illusione: diritti, lavoro, dignità, uguaglianza. Un atto d’accusa che, pur riconoscendo la buona fede di molti, mette il dito nella piaga della malafede tipica di ogni conflitto.
Corrispondenze afgane di Nico Piro
Il libro raccoglie le voci e le storie di persone che vivono in mezzo ad un feroce conflitto tra disperazione, sorprendente resilienza e voglia di guardare al futuro. Nonostante i miliardi spesi e le vite sacrificate dall’Occidente (Italia compresa) per un conflitto più lungo della Seconda guerra mondiale, l’Afghanistan è nel caos: il numero di vittime civili ha raggiunto il suo massimo storico, la produzione di oppio non è mai stata così alta, il corrotto governo “democratico” controlla solo metà del territorio, gli americani sono pronti a riconsegnare il Paese ai talebani; gli afghani sono pronti ad una nuova grande fuga verso l’estero.
Sotto il burqa di Deborah Elli
È il primo romanzo della trilogia scritta da Deborah Ellis ambientato in Afghanistan, durante il dominio dei talebani. La protagonista della storia è Parvana, una ragazzina di 11 anni che deve vestirsi e comportarsi da ragazzo per mantenere la sua famiglia.
Ho rifiutato il paradiso per non uccidere di Atai Walimohammad
È il racconto in prima persona di un ragazzo che ha vissuto sulla sua pelle la tragedia della guerra, le difficoltà, la pressione del terrorismo e la fatica della vita in Afghanistan.
La bambina che non esisteva di Siba Shakib
Questo romanzo racconta le difficoltà di essere donna in Afghanista, sotto il dominio dei talebani e la disperazione per la nascita di una bambina. Una storia vera, la storia del coraggio e della lotta di una bambina per riappropriarsi della propria vita e del proprio destino
Se alla lettura preferite il cinema, non c’è problema perché sia sul grande che sul piccolo schermo sono arrivati bellissimi film che raccontano l’Afghanistan e la vita dei suoi cittadini. Ecco due suggerimenti: sono rispettivamente del 2001 e del 2003 e sono entrambi, tristemente profetici.
Viaggio a Kanndahar del regista afgano Mohsen Makhmalbaf
Nel film, la giornalista afgana naturalizzata in Canada torna a casa per salvare la sorella che ha deciso di uccidersi dopo il ritorno al potere dei talebani. Il viaggio verso casa sarà un ritorno alle origine attraverso difficoltà e violenze cui sono condannate le donne afgane. Molto bello da vedere.
Alle cinque della sera di Samira Makhmalbaf
In questa pellicola si racconta cos’è accaduto dopo la fine del dominio talebano, nel 2001 e il lento ritorno a una normalità faticosa. La riconquista del proprio ruolo di donne, la lotta per l’emancipazione e l’autoderminazione anche a costo di dover lasciare la propria famiglia che considera blasfeme le nuove opportunità per le donne.
 
DONNE ESCLUSE DAL GOVERNO E SENZA ISTRUZIONE E LAVORO! DOV'E' L'ONU?!
La situazione in Afghanistan è drammatica! I talebani hanno conquistato il paese mettendo in fuga il governo e lo stesso esercito nazionale, proclamando di fatto una dittatura.
I talebani hanno imposto la Sharia islamica con la forza. A pagarne le spese sono principalmente donne e bambine costrette a subire violenze di ogni tipo, verbali, fisiche, psicologiche.
Una cinquantina di donne afgane sono scese in piazza a Herat (ovest) in una rara protesta per ottenere il diritto al lavoro e la partecipazione nel nuovo governo del Paese.
"E' nostro diritto avere istruzione, lavoro e sicurezza", hanno cantato all'unisono le manifestanti: "Non abbiamo paura, siamo unite".
Una delle organizzatrici della protesta, Basira Taheri, ha chiesto che i talebani includano le donne nel nuovo esecutivo: "Vogliamo che i talebani tengano consultazioni con noi", ha sottolineato. "Non vediamo donne nelle loro riunioni", ha aggiunto.
Intanto, fonti talebane hanno indicato che l'annuncio del nuovo governo potrebbe arrivare domani dopo le preghiere del pomeriggio. Secondo le indiscrezioni circolate ieri, per il nuovo esecutivo era questione di ore.
TUTTO CIO' E' INACCETTABILE! BISOGNA IMPEDIRE CHE LE DONNE PERDANO OGNI DIRITTO CONQUISTATO DOPO SECOLI DI BATTAGLIE E DI VITTIME INNOCENTI!
Chiediamo un intervento immediato dell'UE e principalmente dell'ONU, affinchè venga ripristinata la democrazia in Afghanistan e cessi la sofferenza di milioni di civili che ormai hanno perso tutto.