L' AMORE DEGLI DEI CELTICI

La mitologia irlandese riporta che a Samhain si incontrassero nei pressi di un fiume, che per i Celti costituiva un confine, il dio Dagda e la dea Morrigan e che lì si unissero in un amplesso, simboleggiando così l'incontro delle due metà dell'anno su un limite “fluido”.
“Dagda giunse in tal modo fino alle rive del fiume Unius nel Connaught, dove alla sera trovò la dea Morrigan acconciata con nove trecce che le scendevano dal capo e con la quale diede prova della sua virilità. La durata della notte d'amore fu prolungata dal Dagda fino a nove mesi, al termine della quale venne alla luce Oengus (“Forza Unica” o “Scelta Unica”), detto Mac in Dá Óc (“figlio dei due giovani”). La dea soddisfatta dell'incontro promise il suo aiuto sul campo di battaglia, assicurando in tal modo la vittoria al Tuatha Dé Danann. Naturalmente nel nome Mac in Dá Óc (“figlio dei due giovani”) il termine “giovani” non viene usato in riferimento all'età anagrafica dei due personaggi (che tali non sono perché dèi immortali), ma piuttosto all'unione della coppia divina nella loro funzione di energie perenni, eterne, del maschile e del femminile, del giorno (Dagda) e della notte (Morrigan), della luce e del buio, del passato e del presente che danno vita al futuro, durante la festa particolare di Samhain.”(Il Vischio e la Quercia – Riccardo Taraglio) (Lebor Gabála Érenn or the Book of Invasions)