L’ EREDITA’ DELLA STORIA

 

Mia nonna che era nata nel 1888 quando qui governava molto bene l’ imperial Regio governo di Francesco Giuseppe d’ Austria, del quale mia nonna era saggiamente innamorata. Mia nonna non amava l’ Italia e definiva così questa nazione : “ Povera Italia, povero impero, scarpe di legno moneta di ferro ! “ Ricordava molte volte con legittimo orgoglio, che mentre lei era una scolaretta dell’ Impero, un giorno le maestre portarono i bambini al bivio di Scanna dove erano di passaggio gli Imperatori d’ Asburgo Francesco Giuseppe e la sua dolce Sissi diretti a Madonna di Campiglio.

I bimbi attesero fino all’ arrivo della carrozza reale che notata la piccola folla festante si fermò, l’ Imperatore scese e salutò i bambini parlando loro brevemente in italiano. I bambini ricambiarono festanti e mia nonna recitò un breve sonnetto di saluto che suonava così :

Serbi Dio dell’ Austria il regno, guardi il nostro Imperator, nella fé che gli è sostegno guidi noi con saggio amor … “

 

Poi nel 1918 siamo stati anche noi terre irredente “ ciapadi col sciop “ ( presi con il fucile ), ed è arrivata, aimè, l’ Italia con la sua miriade di Leggi, leggine, Decreti, ordinanze, sentenze, avvisi, caviili in cui da subito districarsi.

Dopo pochi anni venne il Fascismo che accentuò per Legge l’ itanlianità condita di una grande retorica di civiltà romana che poteva andar bene 2000 anni prima ma che come ammise lo stesso Duce era attualmente inutile per governare un popolo di zingari come gli italiani.

 

Come hanno fatto nei millenni precedenti tanti condottieri, democratici o no , anche il Duce volle cimentarsi nella sua guerra con tutti i drammi che sappiamo e che ancora non sappiamo;

tenne fede al patto di acciaio con il suo amico e camerata Adolf fino al 1943 quando venne cacciato dal piccolo Re.

Dall’ 8 settembre 1943 inizia per l’ Italia un periodo storico politico in cui spiccarono i “ veri grandi valori “ degli italiani : l’ ambiguità, il voltagabbana e la vigliaccheria.

Dopo l’ 8 settembre l’ esercito rimase senza ordini precisi e si sfaldò, in 300 mila vennero catturati ed internati dai tedeschi ( I.M.I. ) altri si unirono ai partigiani altri alla R.S.I. che non si arresero e combatterono al fianco dei tedeschi fino alla fine del conflitto.

 

A liberare gli italiani, quelli in patria e quelli deportati dai tedeschi ne ‘ 43, ci pensarono gli americani ed i loro alleati Russi che cacciarono i nazifascisti dall’ Italia e da tutta Europa instaurando un nuovo ordine mondiale. Gli italiani vennero così sfamati dal piano Marshall ma in cambio dovettero rinunciare per sempre a parte della loro autonomia divenendo di fatto una colonia americana e siccome i vincitori hanno sempre ragione non gli fu difficile colonizzare la nazione sconfitta ed affamata e fu un gioco da ragazzi imporre un sistema elettorale talmente macchinoso da non permettere in nessun modo l’ egemonia di una sola forza politica. Secondo me non ce ne sarebbe stato bisogno in quanto al popolo italiano dopo il 1943 gli è sempre bastato avere “ pallone e figa “ …

 

Il vecchio senatore democristiano trentino Berlanda all’ epoca della prima stagione di mani pulite, dichiarava alla stampa : “ già all’ inizio a chi aveva le mani appiccicose restavano attaccati i soldi del Partito … “ fin da subito quindi è iniziato il “ magna, magna “ post fascista, dove tutto era legalizzato e sdoganato dall’ antifascismo nel nome del quale la DC rubava assieme ai suoi alleati di governo ed il PCI non è riuscito neppure a fare il poliziotto tanto era impegnato nel decantare e glorificare la lotta partigiana. A tutt’ oggi le ruberie proseguono indisturbate ed ignorate da un popolo di zingari la cui meta finale della propria esistenza altro non è che “ pallone a figa “ .

 

Pallone e f… ed è stato facile infinocchiare il popolo di democrazia, di demagogia antifascista e inserirlo poi in una Europa unita fatta di tanta ipocrisia politica del vogliamoci bene, di tante regole a volte assurde, di parlamentari italiani incapaci di capire perfino le lingue altrui che non riescono neppure a spendere poi gli aiuti in Italia.

A causa del nostro pauroso debito pubblico siamo costantemente ricattati dall’ Europa che ci tratta come l’ultima ruota del carro affidandoci compiti che sarebbero di competenza comunitaria vedi il problema dei migranti dove siamo stati bidonati dall’ Europa.

Da non sottovalutare l’ odio anti italiano della Germania che non ha ancora digerito il voltagabbana dell 8 settembre ‘ 43 . per la verità storica loro hanno fatto molto di peggio di cui devono vergognarsi, ma loro hanno avuto l’ intelligenza e l’ accortezza di non rinnegare niente ma di affidare alla storia tutto il loro maldestro passato storico della seconda guerra mondiale; anno lavorato sodo, si sono ripresi la terronia comunista dell’ est ed ora ci dettano i compiti di classe, quelli di casa e quelli delle vacanze … quando si dice “ uber alles ! “.

E poi l’ attuale capo del governo Renzi come tanti altri personaggi politici in precedenza, ci invitano ad avere fiducia nel loro operato ed ad essere orgogliosi di essere italiani, ebbene Dio mi a fatto nascere in questo stupendo paese unico al mondo per bellezza naturale ed artistica e da amante della natura e dell’ arte sono orgoglioso di essere italiano.

Non sono invece affatto orgoglioso della classe politica italiana e fin da ragazzo ho preso e tenuto le distanze da questi ladri ed incapaci dell’ “ Arco costituzionale “ che in 70 anni hanno depredato l’ Italia e l’ hanno resa lo zimbello del mondo, basti pensare al caso dei due Marò … per citarne uno. Povero Duce che ti illudevi di essere il condottiero di un popolo di eroi che ti avrebbe ascoltato, obbetito e sarebbe stato pronto a morire per te come le legioni dell’ Impero romano, ti è tocato invece un branco di pecore con al suo interno delle frange nere ignoranti e violente e tuttte le altre, quando hai inciampato e stavi per cadere, sono state veloci a fare voltagabbana e cambiare il tuo saluto romano con il pugno chiuso, abbandonandoti poi al tuo tragico destino.

 

E quando penso alla corruzione dilagante e capillare che imperversa in tutta Italia, quando penso a questa classe politica imbelle, corrotta ed incapace di risolvere i problemi che non siano i loro, quando penso all’ ipocrisia di chi ha, e ti dice che a dare devi essere tu, alla stupida ed assurda demagogia che ti costringe ad essere antifascista per poter vivere, quando penso all’ indifferenza ed all’ egoismo di tanta gente mi viene in mente la saggezza di mia nonna “ austriacante “ la faccia pulita di Sergio Ramelli, ed il coraggio dell’ utopia dei soldati della Repubblica Sociale Italiana che non si sono arresi a questa merda …

 

Bruno Agosti