NICOLA SACCO BARTOLOMEO VANZETTI

 

Il 23 agosto 1927 gli anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti venivano giustiziati negli U. S. A.

A tale proposito voglio ricordare oggi il signor Agosti Luigi mio vicino di casa che conobbe Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti in uno dei suoi rimpatrii dagli Sates che lo seguirono fino a Scanna dove vennero ospitati in casa del signor Agosti Daniele pure lui emigrato in America.

 

 

 

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                                        Bartolomeo Vanzetti e Nicola Sacco

 

 

LA STORIA

 

Come collegamento con il lucido post di Anselmo Pagani, ripropongo questa mia pagina.

"Here's to you, Nicola and Bart", un brano bellissimo su musica di Ennio Morricone reso celebre dalla cantautrice ed attivista statunitense Joan Baez assurta ad icona della lotta di protesta contro la guerra in Vietnam e forte sostenitrice dei diritti civili e del pacifismo.

Tragica la storia dei due immigrati italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, nel clima di intolleranza dei "ruggenti anni" Venti del XX secolo negli Stati Uniti.

La fine del I conflitto mondiale aveva sancito il grande successo degli Stati Uniti d'America che

si erano imposti nello scacchiere internazionale in virtù della propria forza economica e militare.

Un'euforia crescente si era impadronita del Paese in ragione della spettacolare espansione produttiva seguita a un periodo di grande prosperità, che non sembrava percepire la presenza di cupe nubi che andavano accumulandosi all'orizzonte, preparando quella drammatica realtà che sarebbe esplosa nella grande crisi del '29 e i cui effetti catastrofici avrebbero portato allo scoperto il malessere già serpeggiante nell'economia mondiale e gli squilibri delineatisi nei precedenti periodi espansivi.

Sconfitto Wilson nelle elezioni presidenziali del 1920, i "ruggenti anni '20" videro il succedersi alla Casa Bianca di tre presidenti, Harding, Coolidge, Hoover, personaggi di non particolare peso politico, mentre trovava attuazione un programma visibilmente americanista e isolazionista in politica estera.

Si instaurava intanto un clima interno di malcelata intolleranza prodotto dalla paura della diffusione di idee comuniste e sovversive provenienti dall'Europa e dall' Asia, unitamente a un'ondata conservatrice e a pregiudizi razziali che ebbero la loro espressione più accesa nel potenziamento della fanatica setta del Ku Klux Klan e nell'introduzione di severe leggi limitative dell'immigrazione in cui si ravvisava la possibilità di una contaminazione bolscevica.

Furono questi anche gli anni del proibizionismo voluto dalle leghe antialcoliche pullulanti nel Paese e in piena sintonia con la mentalità puritana di molti americani, ma le disposizioni in merito non valsero a ridurre il consumo di bevande alcoliche che riuscirono comunque a circolare in ragione di attive organizzazioni criminali facenti capo a noti personaggi della malavita come il gangster Al Capone.

La vitalità febbrile di quel periodo e il desiderio di espansione economica e di arricchimento che avevano favorito ottimismo e sviluppo incontenibile di attività speculative poggianti purtroppo su basi fondamentalmente fragili, non furono esenti da quell'ondata di conservatorismo ideologico che colpì le minoranze razziali di colore e gli immigrati ritenuti responsabili della diffusione delle ideologie sovversive provenienti dall'Europa.

Fu in questa mutata atmosfera politico-sociale- economica e di intolleranza etnica e culturale che si consumò la tragica vicenda di due anarchici italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, il primo pugliese e piemontese il secondo, emigrati negli Stati Uniti alla ricerca di un " Eldorado " che non avrebbero mai raggiunto e svolgendo i più umili mestieri nel Massachusetts per poter sopravvivere.

Ingiustamente accusati di omicidio a seguito di una rapina in una fabbrica di calzature dove erano rimasti uccisi il cassiere e una guardia, nonostante non fossero mai emerse prove convincenti relative alla loro colpevolezza, dopo un lungo processo durato sette anni sulla scia di una visibile montatura giudiziaria e di un'opinione pubblica esacerbata dalla violenza e dal desiderio di trovare immediatamente i colpevoli, furono condannati alla sedia elettrica nel 1927.

In realtà Sacco e Vanzetti dovettero pagare non per gli omicidi mai commessi, tant'è che nel 1925 un pregiudicato si accusò di aver partecipato insieme ad altri complici alla rapina, ma per le idee anarchiche, idealiste e pacifiste da essi professate.

I due italiani fino alla fine difesero la propria innocenza, affrontando la morte con spirito stoico, dignità e coraggio.

Solo nel 1977 il caso Sacco e Vanzetti fu riaperto e poi concluso con la riabilitazione dei due italiani da parte del governatore del Massachusetts, che nel documento di proclama incluse il "S.&V. Memorial day " da celebrarsi il 23 agosto di ogni anno, con l'invito ai cittadini a " stare in guardia contro i propri pregiudizi , l'intolleranza verso le idee non ortodosse , con l'impegno di difendere sempre i diritti delle persone " ritenute straniere " per il rispetto dell'uomo e

 

 

 

 

AGOSTI Luigi  ( Mori )

 

Luigi era un uomo molto colto ed intelligente, era un tipo molto progressista ed aperto alle innovazioni tecnologiche, era stato emigrato in America e credo avesse anche avuto un ruolo di comando nella miniera dove lavorava. Leggeva molto riviste e quotidiani ed era informato su quanto succedeva in Italia e nel mondo. Aveva partecipato alla prima guerra mondiale ed aveva visto scorrere la seconda.

Per dare il senso e la misura di quanto Luigi fosse attento ai cambiamenti che la tecnologia proponeva, mi ricordo che un giorno lesse su un quotidiano la notizia che un aereo militare, un caccia dell’ USAF aveva superato in fase di collaudo i 1000 chilometri all’ ora e ce lo fece notare come un avvenimento di grande portata tecnologica e militare che avrebbe condizionato il modo di combattere ed aggiunse “ mili chilometri al’ ora : vardà popi che le nar ve “ .

Da poco ho saputo una notizia eccezionale che avvalora ulteriormente la mia descrizione del pensiero progressista e socialista del signor Luigi Agosti mio condomino, ho saputo dal nipote Gianluigi Zanotelli, che negli anni ‘ 20 in uno dei suoi rientri in Patria il signor Luigi un giorno venne con un compagno di viaggio che fu poi ospitato dal signor Agosti Eugenio dei “ Turi “.

La signora Luisa figlia del signor Luigi Agosti, pur non ricordando l’ episodio riguardante Vanzetti, mi conferma però che in quel tempo suo padre era negli Stati uniti e con altri due fratelli e con il frattellastro del signor Eugenio Agosti che si chiamava Daniele e che era sindacalista rappresentante dei lavoratori di una miniera e che per le sue attività sociali a difesa dei più deboli venne un giorno arrestato dalla polizia federale USA ma la sua carcerazione fu breve perché subito scattò tra i lavoratori la solidarietà che si concretizzò in brevissimo tempo con la raccolta mediante una colletta tra gli stessi lavoratori per pagare la cauzione al signor Daniele che venne subito liberato. L’ ospite illustre e sfortunato, destinato poi ad essere un simbolo del socialismo e di quel pensiero anarchico non violento e quasi sentimentale che prese piede in Europa dopo la prima guerra mondiale. Bartolomeo Vanzetti ( 11 giugno 1888 - 23 agosto 1927 ) assieme a Nicola Sacco ( 22 aprile 1891 - 23 agosto 1927 ) vennero infatti accusati negli USA di essere anarchici e di aver commesso l’ omicidio di un contabile di un calzaturificio ( Slaten and Morilli ) ci furono subito molti dubbi sulla loro effettiva colpevolezza, ma la Giustizia americana li mise a morte nonostante le molte proteste dell’ opinione pubblica di allora.

I dubbi si rivelarono in seguito fondati e a 50 anni esatti dalla loro esecuzione il governatore del Massachussets Michael Dukakle li riabilitò con questo solenne proclama :

 

Io dichiaro che ogni stigma ed ogni onta vengano per sempre cancellati dai nomi di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti “