FIUME SAND CREEK
John Chivington nacque a Lebanon, nell’Ohio, il 27 gennaio 1821. Nel 1844 fu ordinato pastore della chiesa metodista e cominciò il suo apostolato in Illinois e Missouri, territorio che, a quei tempi, era ancora considerato terra di frontiera. Decisamente antischiavista, allo scoppio della Guerra di secessione rifiutò di svolgere un semplice ruolo da cappellano dell’esercito e divenne ufficiale con il grado di maggiore, distinguendosi nella battaglia di Glorieta Pass. Lo scontro fu vinto dai sudisti, ma al costo di doversi ritirare per mancanza di rifornimenti, venendo tagliati fuori dai nordisti.
Alla fine della guerra, avendo deciso di ricoprire una carica politica in Colorado, Chivington cavalcò il malcontento popolare contro gli indiani ( per Chivington i nativi erano solo pagani da convertire con il ferro ed il fuoco e fu descritto da un suo conoscente ben informato come un predicatore pazzo che pensa di essere Napoleone Bonaparte ), suscitando la spedizione del 29 novembre 1864, quando guidò la sua milizia di Volontari del Colorado nel massacro presso il fiume Sand Creek. I circa 700 uomini di Chivington attaccarono un villaggio di Cheyenne e Arapaho, uccidendo più di 150 nativi su 600. Le vittime furono soprattutto donne e bambini, perché la maggior parte dei guerrieri era a caccia. Secondo vari testimoni, i corpi dei nativi uccisi furono scotennati e mutilati.
Robert Bent, un proprietario di ranch che era stato obbligato a guidare Chivington verso il villaggio, stimò che i guerrieri indiani presenti al momento dell’attacco non fossero più di 35. Lo stesso Bent, parlando dell’episodio, lo descrisse come “una carneficina indiscriminata di uomini, donne e bambini”. I soldati tagliarono le dita dei morti per rubare anelli e altri gioielli, e asportarono nasi e orecchie per farne trofei da esibire sui cappelli o penzolanti dalle selle.
In difesa dell'attacco, Chivington scrisse: "La mattina del 29 novembre 1864, ci troviamo davanti al villaggio del nemico indiano. Il primo colpo è sparato da loro. Il primo uomo che cade è bianco. Nessuna bandiera bianca. Nessuno degli indiani mostra segni di pace, ma attaccando con dei fucili già preparati combattono con una disperazione senza pari, mostrando la loro perfetta comprensione dei rapporti che esistevano in materia di pace o di guerra come quarantanove soldati uccisi e feriti hanno troppo chiaramente testimoniato».
In tutto il paese la maggior parte dei cittadini vide il massacro come una rivoltante carneficina per lo più di donne e bambini. Riguardo al massacro, il Comitato congiunto del Congresso sulla condotta di guerra scrisse : "Per quanto riguarda il colonnello Chivington, il suo comitato riesce a malapena a trovare termini adatti per descrivere la sua condotta. Indossare l'uniforme degli Stati Uniti, che dovrebbe essere l'emblema della giustizia e dell'umanità ; ricoprendo l'importante posizione di comandante di un distretto militare, e quindi avendo l'onore del governo in tale misura nelle sue mani, ha deliberatamente pianificato ed eseguito un massacro ignobile che avrebbe disonorato il più vero selvaggio tra coloro che furono le vittime della sua crudeltà. Avendo piena conoscenza del loro carattere amichevole, essendo lei stesso stato in qualche modo strumentale nel metterli nella loro posizione di presunta sicurezza, approfittò della loro tranquillità e condizione inerme per gratificare le peggiori passioni che mai maledissero il cuore dell'uomo Alcuni ritengono che il desiderio di elezione politica l'abbia spinto a questo atto vigliacco, che lei supponesse che assecondando le passioni infiammate di una popolazione eccitata poteva raccomandarsi alla loro considerazione ed attenzione ."
Con il suo mandato in scadenza, Chivington lasciò il Colorado per il Midwest.
Fallito il tentativo di entrare in politica, Chivington divenne sceriffo a Denver, dove morì nel 1894, a causa di un cancro. Non si pentì mai di avere organizzato la spedizione del 1864 e, fino ai suoi ultimi giorni, si disse convinto che quella del Sand Creek era stata “un’operazione ben riuscita”.
Il capo Cheyenne Pentola Nera sfuggì al massacro di Sand Creek e fu ucciso sul Washita River il 29 novembre 1868, all'alba, quando il campo indiano subì un violentissimo attacco a sorpresa ad opera di Custer: il 7º Cavalleria, forte di 800 uomini, massacrò 103 Cheyenne (fra i quali soltanto 11 guerrieri) e ne catturò 53 (donne e bambini); Black Kettle morì crivellato di colpi insieme alla moglie e il suo scalpo fu preso, come trofeo, da scout Osage.
Il massacro di Sand Creek fu trasposto sul grande schermo con il film Soldato Blue di Ralph Nelson nel 1970.
Fabrizio De André e Massimo Bubola avrebbero ricordato il massacro nella canzone Fiume Sand Creek.
Fiume Sand Creek
Fabrizio De André
Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
Sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
Fu un generale di vent'anni
Occhi turchini e giacca uguale
Fu un generale di vent'anni
Figlio d'un temporale
C'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek
I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte
E quella musica distante diventò sempre più forte
Chiusi gli occhi per tre volte
Mi ritrovai ancora lì
Chiesi a mio nonno è solo un sogno
Mio nonno disse sì
A volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek
Mhm
Sognai talmente forte che mi uscì il sangue dal naso
Il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso
Le lacrime più piccole
Le lacrime più grosse
Quando l'albero della neve
Fiorì di stelle rosse
Ora i bambini dormono nel letto del Sand Creek
Mhm
Mhm
Quando il sole alzò la testa tra le spalle della notte
C'erano solo cani e fumo e tende capovolte
Tirai una freccia in cielo
Per farlo respirare
Tirai una freccia al vento
Per farlo sanguinare
La terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek
Mhm
Mhm
Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura
Sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura
Fu un generale di vent'anni
Occhi turchini e giacca uguale
Fu un generale di vent'anni
Figlio d'un temporale
Ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek
Mhm
Mhm