UN RICORDO DI RINO FILIPPI
Dopo la morte improvvisa del marito Ernesto Conter che abitava al Toflin, la moglie signora Carla Conter ( Carletta ) si trasferì con la famiglia in un piccolo appartamento dirimpettaio al mio. Fu allora che ebbi modo di conoscere Rino, di almeno 10 anni più anziano di me, la sorella Luciana ed il fratello Claudio.
Il ricordo più struggente che non ho mai dimenticato e che mi ritorna in mente ogni qual volta si parla di “ IMMIGRAZIONE AFRICANA “ è il momento in cui Rino venne a salutarci perché l’ indomani partiva per il Canada.
Disse a mio padre che andava a lavorare in Canada che era una terra amcora poco sfruttata e che si aprivano tante occasioni di lavoro, era la fine degli anni ’50, in Italia non era ancora partito il “ boom economico “ e tanti furono coloro che lasciarono il nostro paese per cercare lavoro e vita migliore all’ estero, con l’ avvallo di parenti che garantivano per loro e senza alcun sostegno economico dello Stato ospitante, anzi se non eri sano o non eri in grado di essere autosufficiente venivi rispedito in Italia… Ricordo un aneddoto, un piccolo episodio che la dice lunga sui Documenti per l’ immigrazione in Canada, il fratellino di Rino involontaeiamente stropicciò un documento indispensabile per l’ espatrio, la signora Carla, con infinita pazienza , lo riavvivò piano piano con il ferro da stiro.
RIPOSA IN PACE, RINO !
Alla Moglie, ai Figli, ai Fratelli ed a tutti i suoi Famigliari il mio sincero cordoglio.
Bruno Agosti