LA CONDIZIONE DI POVERTA’
L’ essere poveri è una condizione sociale indubbiamente ingiusta e moralmente degradante ed umiliante del genere umano che ha sempre afflitto il nei millenni l’ umanità, ciò premesso ritengo che per uscire da questa condizione in modo legale ed onorevole il modo migliore sia quello di coinvolgere i bambini e gli adolescenti sulle cause endemiche e no del problema, delle sue cause e di come si possa e si debba risolvere. La condiizione di essere poveri non và nascosta ai minori con ridicole ed inutili escamotages che non fanno altro che dare ai minori una fatua illusione di una parvenza di egualianza socialee destinata a svanire alla prima occasione di dover negare l’ impossibile acquisto di un giocattolo o di un libro con eguale imbarazzo tra chi chiede e chi dovrebbe dare. Infatti il bambino non è in grado di capire il valore del denaro guadagnato con onesto lavoro ed in certi casi crede che tutto gli sia dovuto a prescindere. Qui faccio memoria e lezione di vita la mia esperienza di quando ero fanciullo quando mio padre non ha mai negato la sua condizione di povertà facendo per la sua famiglia dei sacrifici personali indescrivibili per uscire da questo stato. Vedendo questi sforzi di grande dignità e generosità ho maturato la consapevolezza della condizione sociale ed il grande orgoglio e volontà di reagire a questo stato di cose per migliorare assieme la condizione di disagio ed indigenza, riuscendo a migliorare fino all’ ecquivalenza con la media sociale del territorio. Purtroppo mio padre non ebbe la fortuna di vedere esaudito questo suo sforzo e desiderio ma anche sul letto di morte ci spronò a perseguire questo obbiettivo e le ultime sue parole furono: “ stet dabben “ ( fate i bravi ).
BA