Cai - Sat Livo

 

di

 

Bruno Agosti

 

Di questa Associazione, posso parlare in prima persona, in quanto sono stato il fondatore ed il primo socio. Alla fine degli anni ’80, per dare libero sfogo alla mia passione per la montagna, mi sono tesserato ala Sezione SAT di Rumo, dove ho avuto modo di conoscere ed apprezzare il Presidente della Sezione, il signor Paolo Torresani, con il quale ho stretto una solida e proficua amicizia. Per alcuni anni ho seguito il programma della SAT di Rumo, partecipando alle loro escursioni in montagna e a tutte le altre iniziative che venivano promosse dall’ Associazione.

Durante le tante escursioni in montagna assieme all’ amico Paolo, si parlava tante volte dell’ importanza di questo sodalizio nella società, per il suo potere aggregante dato dal fatto che il CAI – SAT è un associazione apolitica, apartitica ed areligiosa, e che ha come scopo fondante il comune amore per la natura e per la montagna in modo speciale, che raggruppa ed omologa soci di età, sesso, religione, stato sociale e cultura diverse e li accomuna nella passione per la montagna, luogo dove la gente si sente più libera e forse anche migliore.

Fu l’ amico Paolo e i tanti amici di Rumo, a propormi l’ idea di formare un Gruppo CAI – SAT autonomo a Livo, ad incoraggiarmi con la promessa del loro incondizionato appoggio con tutta la loro decennale esperienza, allora accettai e mi misi a lavorare per la costituzione del Gruppo, l’ inverno tra il 1991 e il 1992, proprio 20 anni fa’.

Andavo alle riunioni del Direttivo di Rumo, per capire ed imparare la gestione dell’ Associazione, non disponendo dell’ automobile, mi recavo a Rumo con il mio Malagutti Trial, la sera andando piano per paura di incidenti in quanto la mia vista era già allora pesantemente compromessa. Predisposi ,così, quell’ inverno, tutta la parte burocratica per la costituzione del nuovo Gruppo di Livo, con un assemblea costitutiva, la campagna per il tesseramento dei nuovi soci e l’ elezione delle cariche sociali che determinarono a me la Presidenza del signor Agosti Marco la vice presidenza, alla signora Aliprandini Valeria il compito della segreteria ed alla signorina Zanotelli Marcella il ruolo di cassiera del nuovo Gruppo, non ricordo chi furono i primi consiglieri, ne quanti fossero.

Per raccontare questa storia, devo comunque fare ricorso solo alla mia memoria storica, in quanto non possiedo dei verbali scritti del Gruppo, pur avendo aquistato a suo tempo un bel libro verbali, e consegnato alla segretaria, ad una mia esplicita richiesta di informazioni e dati fatta lo scorso anno alla signora Aliprandini Valeria, mi è stato risposto che non era stato aggiunto nulla nel tempo, a quello che avevo scritto io all’ inizio dell’ attività. La cosa non mi meraviglia, anzi è solo la conferma di quanto ho sempre pensato, e di quanto aveva ragione il nostro illustre compaesano, don Luigi Conter, nel suo libro FATTI STORICI DI LIVO, quando lamenta e denuncia l’ incapacità di questa gente di conservare delle memorie storiche scritte, con le quali, poi, si possono ricostruire fedelmente tutti i passaggi delle attività svolte e dei mutamenti sociali e politici della nostra società, un peccato, perché è un pezzo di storia che è andato perduto. Della piccola cerimonia della consegna delle tessere ai nuovi Soci del neo costituito Gruppo di Livo, conservo, gelosamente, il video che ho masterizzato passandolo dal VHS al DVD, allora erano presenti anche il presidente la SAT di Rumo, signora Franca Bertolla che era da poco succeduta all’ amico Paolo Torresani che la affiancava come vice, ci avevano dato come sede sociale, una sala a piano terra della casa ITEA di Varollo, che condividevamo con la Polisportiva Tre comuni, era stata una bella cerimonia, semplice e sobria, in quell’occasione si era anche ufficializzato il calendario delle prime escursioni in montagna del nuovo Gruppo. (conservo ancora il manifesto originale)

Così,la primavera del 1992, iniziarono le escursioni in montagna dalla SAT di Livo, dapprima timidamente, in luoghi abbastanza vicini e privi di rischi, in quanto , allora, erano presenti molti bambini e giovani, figli o parenti di Soci, uno dei tanti scopi dell’ Associazione, era infatti la promozione della passione per la montagna ai giovani, come simbolo di sano divertimento per il corpo e per lo spirito. Alla fine delle attività, nel tardo autunno, veniva infatti organizzatala castagnata sociale, alla quale erano invitati tutti i Soci e vi partecipavano anche delegazioni di sezioni SAT dei paesi limitrofi come lo stesso Rumo,dal quale dipendeva il Gruppo autonomo di Livo, Bresimo ed altre, era il modo per scambiarsi impressioni, idee e fare un bilancio delle attività svolte. Nel 1993, oltre alla classica attività escursionistica, il Gruppo di Livo si è reso promotore assieme alla sezione di Bresimo e con l’ appoggio di Rumo, di una bella iniziativa, la ricostruzione del capitello al lago Trenta ( alplaner see) dedicato alla Madonna. Il primo , e ben più imponente capitello, era stato edificato nel 1973 , su iniziativa del missionario Padre Alessandro Zanotelli di Livo, venne però realizzato in un posto troppo esposto alle valanghe e l’ inverno successivo una di queste se lo portò via… rimase solo un mozzicone di altare e la madonnina che venne fortunosamente recuperata da don Pio Dallavo l’ allora parroco di Bresimo che la conservò e venne poi riutilizzata nel nuovo capitello, molto più modesto del precedente, ma inespugnabile dalle valanghe. Tutto il lavoro di costruzione del capitello, venne ripreso dalle telecamere di Ezio Silvestri e Danilo Datres, quelle belle immagini sono poi servite per il montaggio di un bel video dal titolo LA MADONNINA DEL LAGO TRENTA, che venne presentato al pubblico in una serata organizzata dal Gruppo SAT di Livo,il 26 agosto 1993 .

Altra bella ed interessante iniziativa che mi piace ricordare, è la proiezione di filmati della montagna del compianto amico cineamatore Gilberto Daprai di Bolzano, innamorato delle nostre montagne e di una donna di Scanna, la signora Sandra Antonioni. Organizzata dal Gruppo di Livo e dalla Sezione di Bresimo, venne proposta nella sala consiliare del comune di Bresimo, fu una manifestazione apprezzata dalla gente, in quanto le riprese erano state fatte sui nostri monti e gli attori erano la nostra gente montanara e semplice. Voglio sottolineare un piccolo particolare, che la dice lunga sul difficile rapporto che corre tra la frazione di Preghena ed il resto del mondo, la proiezione dei filmati era prevista nella piazza principale di Livo, si dovette ripiegare su Bresimo, per il fatto che a Preghenac’ era la sagra di S. Anna, patrona di quella parrocchia e la manifestazione di Livo sarebbe stata vista come un boicottaggio a Preghena, era così prima di allora, e stato così allora ed è così anche adesso.

Il piccolo gruppo di Livo, cominciò ad essere conosciuto nel circondario ed anche fuori, per la sua attività semplice ed umile ma efficace e mirata e cominciò a crescere il numero dei Soci anche provenienti da fuori paese. Decidemmo, allora, di chiedere alla locale Cassa Rurale un contributo, ci venne pagata la carta intestata e ci venne dato un contributo per l’ aquisto di materiali vennero aquistati dei bastoni da montagna e mi pare delle magliette per i più giovani, era un incentivo alla partecipazione alle nostre attività, voglio ricordare che il CAI – SAT, vive con il finanziamento che proviene dal tesseramento sociale, del quale una parte và alla sede centrale, non ricordo la percentuale, ed un'altra resta alle sezioni per la normale amministrazione.

Avevamo iniziato anche ad organizzare delle gite in pullman, ricordo la prima in Svizzera nel cantone dei Grigioni, molto partecipata e ben organizzata. Potevo contare su validi collaboratori e collaboratrici, una in particolare voglio ricordare, per la sua grande affidabilità, la sua competenza e la sua dedizione, la signora Marcella Zanotelli, che era la cassiera del gruppo, ma che fu quella che più aveva capito la filosofia che esso rappresentava e proponeva.

L’ ultimo evento che ho organizzato, come responsabile del Gruppo di Livo, è stata la castagnata sociale del i993 , venne preparate nella sala parrocchiale a fianco la vecchia sede della Cassa rurale a Varollo, come al solito mandai l’ invito ai Soci, alle Sezioni limitrofe ed invitai, per riconoscenza, il Presidente il CDA della Cassa rurale, signor Maninfior Benito ed il Direttore la medesima signor Agosti Gianantonio, il quale, alcuni giorni prima, mi chiamò presso la banca e mi disse che se per noi non era un problema, alla castagnata sarebbe venuto tutto il CDA, che era convocato proprio per quella sera, una decina di persone in tutto, e che se avessimo avuto delle spese in più le avrebbe sopportate la banca, mi disse che darebbero arrivati abbastanza tardi, verso la mezzanotte, per bere un bicchiere di vin brulè e mangiare alcune castagne, ma soprattutto per concludere in allegria ed armonia l’ anno,

Naturalmente io accettai la richiesta, anche per il fatto che ci avevano dato un cospicuo finanziamento di recente, ma soprattutto per lo spirito di filantropia e di amicizia che animava la SAT, dissi la cosa alla direzione del gruppo, non a tutti, e mi sembrò tutto a posto. Non avevo però fatto i conti con i vecchi dissapori e le vecchie piccole e meschine lotte di potere e di competenze che da sempre hanno rovinato la vita sociale e politica di questo paese, infatti arrivato il momento di attendere l’ arrivo del CDA della Cassa rurale, cominciò a serpeggiare un clima fatto di piccole battute, di ironia, si disse che non sarebbe venuto nessuno, che ormai era tardi … insomma non c’era la volontà di attendere che i consiglieri della Cassa rurale arrivassero come avevano chiesto, ed alla spicciolata tutti se ne andarono lasciandomi solo, forse avrei dovuto comportarmi da “ fascista “ ed imporre la mia volontà, ma ho preferito lasciare andare le cose come dovevano andare. Il CDA della Cassa rurale arrivò circa venti minuti dopo che eravamo andati via noi, trovarono la sala chiusa e furono costretti a tornarsene a casa col becco asciutto. L’ indomani, ricordo, che trovai il Direttore a Livo, visibilmente scocciato mi chiese delle spiegazioni, gli raccontai come si erano svolti i fatti e, devo dire, che lui capì subito il problema perché conosceva bene questo modo ci comportarsi delle persone senza spina dorsale…

Il Giorno 14 dicembre 1993, scrissi due lettere: una di scuse al CDA della cassa rurale di Livo, che consegnai personalmente al Direttore, il quale si preoccupò che questa vicenda non mi provocasse dei problemi con l’ Associazione, lo tranquillizzai dicendogli che non ci sarebbero più stati problemi o malintesi, avevo , infatti, in tasca la lettera di dimissioni irrevocabili di responsabile del Gruppo SAT di Livo che consegnai alla segretaria signora Aliprandini Valeria, non mi fu mai risposto nulla in merito, nessuno si scusò mai del fatto che vennero messi alla porta dei benefattori del gruppo, ancora una volta la logica assurda e perdente delle piccole ripicche personali, dei piccoli rancori per un prestito negato o per un presunto torto amministrativo , avevano avuto la meglio sul ragionamento, sul buon senso, sul dovere di essere riconoscenti nei confronti di tutti coloro che ci hanno fatto, in qualsiasi modo, del bene.

 

Qui si apre un vuoto di informazione e di cronaca che è proseguito nel tempo, fino ai giorni nostri e che, credo, prosegue tutt’ ora, è stato un vero peccato che la Segretaria del gruppo non abbia trovato il tempo, o non abbia ritenuto opportuno, riportare, anche per sintesi, di anno in anno l’ attività svolta, le idee, i pensieri dei soci le decisioni prese o non prese…

Conservo ancora molto materiale dei primi anni della SAT, come avvisi, programmi ed in modo particolare tutti i video delle escursioni ed il video integrale della realizzazione del capitello al lago Trenta, video storici che ormai hanno venti anni bello sarebbe stato avere un archivio di documenti ed immagini da poter ora consultare o rivedere, e non mi stupisce che con il passare del tempo, anche i toponimi cari ai nostri padri ed ai nostri nonni e tanto contesi dai cacciatori, cambino di dizione, come ad esempio, la malga Binaggia che è diventato Binasia.

 

Dopo un vuoto di venti anni, durante i quali ho perso il contatto con la SAT e non solo, per la mia libera scelta di isolarmi da questo mondo che non mi ha mai capito e che mi ha profondamente deluso, quest’ anno, 2011, ho accettato l’ invito della SAT a partecipare alla cerimonia di inaugurazione del bivacco Binagia, ho partecipato volentieri e la mia collaborazione è stata il servizio fotografico ed il comunicato stampa ai quotidiani locali, al Bollettino Sat, al periodico NOS magazine ed al giornalino del Comune di Livo Mezalon. Riporto qui sotto, l’ articolo che racconta la cronaca di quella giornata in montagna, dell’ inaugurazione del bivacco, della festa che ne è seguita, dei discorsi delle Autorità, del fatto che l’ attuale Presidente Marco Agosti, mi abbia voluto vicino, e per me è stata una gradita sorpresa, al momento del taglio del nastro del manufatto, un’ opera bella e necessaria, realizzata con tanto lavoro volontario donato dai satini e da simpatizzanti il Gruppo SAT di Livo, ora divenuto adulto, quella creatura che vent’ anni or sono avevo contribuito, con tanto sacrificio, a far nascere.

 

Altra nota stonata, che denota un endemica e strisciante ignoranza che imperversa, incontrastata, in questo paese, la si può racchiudere e stigmatizzare in questo piccolo episodio, al momento dell’ invito a partecipare alla cerimonia di inaugurazione del bivacco, con relativo spuntino, mi sono premurato di consegnare al capogruppo Marco Agosti, un piccolo simbolo della mia partecipazione, da esporre nel bivacco. Ho pensato ad un quadretto con una pergamena dentro con una breve riflessione sulla montagna, che è stato appeso ad una parete del bivacco. Un altro simbolo, che è presente in tutti i rifugi ed i bivacchi d’ Italia, è la bandiera nazionale.

Avevo in casa una piccola bandiera, di quelle in nylon, che non sbiadiscono e non si deteriorano con il tempo, sulla banda centrale, bianca, si poteva leggera una scritta in lingua russa, inneggiante alla pace, l’ aveva scritte la mia amica Polina che avevo ospitato con i bambini di Chernobyl nel 1998. Sarebbe bastato una piccola asticella , anche di legno, da porre all’ ingresso, come avevo suggerito…

Non de ne fatto poi niente, perché un componente il Direttivo sat ha preso la cosa come un fatto politico, così mi è stato riferito del capo gruppo Marco Agosti, de questo non è ignoranza, ragazzi… anche se mi sorge , legittimo, un sospetto, che oltre alla marcata e grave ignoranza che si evince in questo episodio, non ci sia stato anche un altrettanto grave pregiudizio nei miei riguardi, considerato il mio passato di militante in un partito di estrema destra, al quale ho aderito sin da giovane e di cui vado fiero ed orgoglioso.

 

 

 

FESTA DI INAUGURAZIONE DEL BIVACCO

 

BINAGIA

 

Domenica 31 luglio, allietata da una splendida giornata di sole, da un cielo limpido ed azzurro, tipico dei nostri monti, presso la malga Binagia di Livo ,ha avuto luogo l’ apertura e la presentazione ufficiale al pubblico , dell’ omonimo bivacco.

Ricavato nel lato ovest della malga, dato in gestione dall’ ASUC di Livo al locale Gruppo S.A.T. che ha provveduto ad arredarlo in modo essenziale e piacevole .

Dopo la S. Messa celebrata dal parroco montanaro, don Ruggero Zuccal ed accompagnata dal coro parrocchiale di Tassullo, è seguito l’ intervento del Presidente il Gruppo SAT di Livo, Marco Agosti, che ha fatto una breve retrospettiva storica del manufatto: da una malga d’ alta quota, grazie all’ aiuto di tanti volontari che hanno prestato la loro opera, si è potuto ricavare un luogo di ristoro e di riposo per tutti gli amanti delle lunghe escursioni in montagna.

Realizzato su proposta dell’ ASUC di Livo, ed auspicato dalla SAT centrale di Trento, il bivacco Binagia risolve definitivamente i problemi di transito sul sentiero più lungo del Trentino, il numero 133 Aldo Bonacossa, garantendo un sicuro riparo a chi lo percorre, ed un comodo rifugio per la notte.

Quando entri nel bivacco, guarda in alto, vedrai una Croce, con un Cristo, ricavato da una radice di Ginepro, che madre natura ha forgiato con le caratteristiche di un Crocifisso.

Nella travatura sottostante, puoi leggere una frase che dice :

Questo bivacco per oggi è casa tua, trattalo come tale. Grazie “

Rispettali !

 

Unanime ed incondizionato il plauso delle Autorità presenti, il Sindaco di Livo Franco Carotta ha evidenziato il feeling tra l’ ASUC e la SAT, che ha permesso la costruzione del bivacco e l’ impegno profuso da Marco Agosti e dei Satini nella realizzazione dell’ opera, congratulandosi, poi, per l’eccellente organizzazione e le numerose persone presenti, fatto per nulla scontato, ma dovuto al grande amore per le montagne.

Sono intervenuti, inoltre, il Presidente dell’ ASUC di Livo e Consigliere della Cassa rurale Tuenno val di Non, Flavio Conter, che ha ricordato l’ impegno del Comitato frazionale e della CRA. Il Consigliere Regionale Zanon Gianfranco, ha portato il saluto del Presidente la Provincia di Trento Lorenzo Dellai.

Sandro Magnoni che ha portato il saluto della S. A. T centrale di Trento, ha sottolineato il ruolo attivo del Gruppo SAT di Livo, sempre presente dove e quando serve, e il sindaco di Cis, Mengoni Fabio.

Al taglio del nastro, il Presidente Marco Agosti ha voluto vicino a se il fondatore del locale Gruppo, Bruno Agosti.

La serata, è poi proseguita con uno spuntino offerto dalla SAT di Livo ed allietata da tanta musica ed allegria.

 

Per la SAT di Livo

Bruno Agosti

 

 

LA NUOVA SEZIONE SAT DI LIVO

 

Sabato 7 novembre la cerimonia di consegna del galiardetto che promuove il Gruppo a Sezione.

 

Era da tempo che se ne parlava ed i tempi erano sicuramente maturi affinché il Gruppo SAT di Livo potesse diventare la 85° sezione della SAT trentina, accompagnato da ben sei componenti il Direttivo centrale .

Il Gruppo era nato per l’ impegno di volontari locali nel 1992 ed inizialmente era costituito da 12 soci che facevano gruppo dipendente dalla più corposa sezione SAT di Rumo, ma ha sempre goduto della più completa autonomia organizzativa e finanziaria.

Ed erano presenti in tanti, vecchi e giovani amministratori del Gruppo alla cerimonia di promozione avvenuta il giorno 07 novembre scorso presso la sala polifunzionale di Varollo di Livo.

Dopo la presentazione del presidente attuale signor Betta Germano affiancato dal presidente del Consiglio centrale della SAT di Trento signor Claudio Bassetti, gli ex capi gruppo e fondatori Agosti Bruno ed Agosti Marco hanno ricordato ai numeroso pubblico presente in sala, le fasi iniziali e preliminari antecedenti la costituzione del Gruppo, che è divenuto operativo nel 1992 con l’ inizio della sua autonoma attività fatta di escursioni, gite e la costante manutenzione dei sentieri locali.

Sono poi intervenuti a portare il loro saluto, il loro plauso ed il loro desiderio di collaborazione reciproca, i presidenti delle sezioni SAT di Rumo , di Rabbi e Paolo Torresani che era presidente la sezione di Rumo all’ epoca della costituzione del Gruppo di Livo.

La consegna del gagliardetto alla neo costituita Sezione SAT di Livo e l’ elezione del nuovo direttivo così composto: Kollmann Oskar, Agosti Letizia, Conter Maria Pia, Pinamonti Silvana, Agosti Claudio, Agosti Michele, Alessandri Giuseppe, Betta Germano, Datres Damiano, Paris Fabrizio, Zadra Franco, Zanotelli Paolo.

hanno suggellato un rinnovato impegno di tutti i Soci che raccolgono le nuove sfide della SAT trentina che guarda avanti alle nuove sfide di un turismo sempre più attratto dalla bellezza della montagna, ed un attenzione particolare verrà dedicata ai giovani per promuovere anche tra loro il fascino ed i valori che montagna propone in un zona già di per se meravigliosa come la catena delle Maddalene.

 

Ciao Bruno;Con il Presidente del Consiglio Centrale della SAT di Trento Claudio Bassetti erano presenti i vicepresidenti Giorgio Tamanini e Maria Carla Failo, i Consiglieri Riccardo Giuliani della sezione di Brentonico,Johnny Zagonel sezione di Fiera di Primiero,Walter Daldoss sezione di Vermiglio,Claudio Colpo della Commissione sentieri,Cinzia Marchi.Hanno preso la parola

Sandro Magnoni della sezione di Rabbi nostro "sponsor" nel promuovere l' iter per diventare sezione e del quale siamo molto grati.Anche Riccardo Giuliani ha avuto parole di elogio e auguri per la nostra nuova sezione.La nostra ex Sezione di Rumo ci ha onorati con la presenza dei precedenti presidenti Paolo Torresani e Alberto Bertolla.Molto gradito il saluto e l' augurio dello

attuale ptresidente Kurt Dallasega.

Il nuovo direttivo della Sezione di Livo composto da 12 persone ha nominato Presidente Oskar Kollmann.Gli altri componenti

sono: Agosti Letizia, Conter Maria Pia,Pinamonti Silvana,Agosti Claudio,Agosti Michele,Alessandri Giuseppe,Betta Germano,

Datres Damiano,Paris Fabrizio, Zadra Franco,Zanotelli Paolo.

ECCO BRUNO! spero di essere stato soddisfacente elaboralo tu che sai meglio di me.Ci sentiamo domani per telefono e ti dirò cosa fare.Ciao e GRAZIE a domani.

 

Caro Germano, ho capito l’ esigenza del giornalista di VT e per questo ho riletto lo scritto riguardante la storia della SAT locale ma lo considero una visione molto personale della storia della SAT locale e poco adatta a raccontare una cronostoria obbiettiva e condivisa.

Penso che sia compito di chi per anni ha partecipato alla vita sociale della SAT … a suo tempo avevo acquistato un libro verbali ma non è stato mai utilizzato ed è un vero peccato che nessuno abbia saputo tenere un libro di bordo essenziale che ora poteva ricostruire fedelmente tutta la storia di 25 anni di attività della SAT… peccato, spero che lo facciate ora. Grazie per l’ invito alla castagnata, un cordiali saluto Bruno