N RICORDO DELL’ ALPINO PASTORE MARIO RODEGHER

 

A 80 anni dalla sua tragica scomparsa mi sembra doveroso ricordare la storia della breve vita del pastorello alpino Mario Rodegher di Livo morto per assideramento dopo essere uscito dalla sacca dell’ accerchiamento russo a Nikolajewka.Mario Rodegher figlio di Serafino e di Rodegher Rosa era nato l’ 8 settembre 1922 a Livo. Da giovanissimo lavorò come pastore presso la malga Binaggia di Livo assieme ad altri pastori tra i quali mio padre Arturo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale venne arruolato nel 2° Reggimento artiglieria alpina Divisione Tridentina Gruppo Vicenza e come molti altri alpini venne destinato al fronte orientale. Sopravissuto all’ accerchiamento dell’ armata rossa dopo il ripiegamento dal fiume Don ed alla sanguinosa battaglia di Nikolajewka moriva per assideramento nell’ ospedale da campo tedesco di Charkow in Ucraina il 7 febbraio 1943, come recita il comunicato militare firmato dal Colonnello Brullmann. Mario aveva un fratello che si chiamava Basilio che era un anno più grande di lui ed aveva combattuto nei reparti lanciafiamme sul fronte dell’ Africa settentrionale, tornato malato dalla prigionia morì in Patria. Questa duplice tragedia segnò tristemente l’animo e la vita dei genitori, io ricordo il signor Serafino quando ero ragazzino, andavo in chiesa e lo vedevo sempre inginocchiato alla balaustra dell’ altare con la testa bassa che pregava … nonostante tutto. Quando incontrava mio padre che era stato combattente in Africa ma che la fortuna ed il destino lo avevano protetto e fatto tornare in Patria, inevitabilmente il pensiero del vecchio Serafino correva ai suoi due figli che non sono più tornati e piangeva ... Forse per compensare le gravi perdite il signor Serafino dimostrò un grande spirito di bontà e di solidarietà umana che si concretizzò con l’ adozione di un ragazzino di allora che si chiamava Alessandri Eugenio e lo tenne con lo stesso amore che aveva dato ai suoi figli sfortunati caduti in guerra. Alla fine degli anni ‘90 la città ucraina di Charkow si espanse con nuovi quartieri ed ebbe necessità di occupare anche il cimitero militare tedesco dove era sepolto anche l’ alpino Mario Rodegher alla tomba numero 69 e tramite le Autorità italiane per il rimpatrio dei caduti in collaborazione con le Autorità ucraine venne riesumato e riportato in Patria. La domenica 26 aprile 1998 le spoglie dell’ alpino Mario Rodegher ricevettero il commosso omaggio ed il ringraziamento del popolo di Livo, delle Autorità politiche , militari e religiose e delle Istituzioni dello Stato e della Provincia Autonoma di Trento. Ora riposano accanto alle spoglie dell’ alpino Attilio Zanotelli caduto sul fronte greco albanese.

 

Bruno Agosti