L’ MARIO DA L’ ACA
( Conter Mario )


Per capire quanto fosse importante l’ acqua per Mario, bastava recarsi in uno dei suoi terreni agricoli nei quali egli aveva predisposto un piccolo impianto irriguo, erano delle vere e proprie opere di ingegneria idraulica applicata all’ agricoltura. Mario aveva nel suo DNA l’ amore per l’ acqua, ne conosceva le sue doti determinanti per la vita vegetale ed animale ed era in grado di controllarne la sua composizione e la sua forza fisica applicando delle soluzioni ingegnose ad ogni problema.
Questa sua dote innata e questa sua passione, venne ampiamente riconosciuta e valorizzata dalla comunità civile e dalle istituzioni comunali che gli affidarono la manutenzione delle condotte idriche comunali.
Ebbi modo di conoscere ed apprezzare il signor Mario Conter nel 1968 quando appena finito gli studi iniziai a lavorare per la società IRIS che si era aggiudicata l’ appalto per l’ esecuzione dei lavori del nuovo impianto di irrigazione a pioggia nel catasto agrario di Livo, Mario lavorava come saldatore ad ossigeno lavoro necessario per le giunture dei tubi in acciaio che costituivano la rete idraulica del nuovo e per allora moderno ed innovativo, impianto di irrigazione a pioggia. Mario Conter era il minore dei fratelli della famiglia dei “ciari” ed assieme al fratello Fabio era uno dei componenti il vecchio coro parrocchiale del era pre conciliare del quale era direttore mio padre.
Quando mio padre mi portava con se alle prove del coro ebbi fin da allora il modo di conoscere ed apprezzare le qualità canore del signor Mario, più avanti quando ero un ragazzo e lavoravo assieme a lui per le varie Ditte che costruivano impianti di irrigazione, ho avuto anche il modo di apprezzare le sue nobili doti umane e sociali, era un lavoratore attivo ed attento, un ottimo saldatore a gas ed aveva delle grandi doti umane e di solidarietà che gli venivano dalla sua profonda fede in Dio che si traduceva in tanta e vera carità cristiane verso il prossimo.
All’ inizio degli anni ‘70 venni nominato dall’ allora nuovo sindaco Giulio Filippi membro del Comitato E.C.A. di Livo dove trovai nominato anche il signor Mario che poi divenne Presidente del Comitato stesso e per me non fu una sorpresa.
Mario aveva sposato una donna di Varollo che si chiama Emma Agosti ed hanno avuto tre figli Gabriella, Nadia e Marcello.
Per parecchio tempo mi portò con se al lavoro con la sua ape, rifiutando sempre qualsiasi tipo di compenso in denaro, si accontentava sempre di qualche piccolo servizio di lavoro durante i suoi lavori di manutenzione alla sua casa di abitazione.
Credo che questo possa essere il modo giusto per meritarsi il paradiso…
Bruno Agosti