Il civacco Binaggia

 

 

FESTA DI INAUGURAZIONE DEL BIVACCO

 

BINAGGIA

 

Domenica 31 luglio, allietata da una splendida giornata di sole, da un cielo limpido ed azzurro, tipico dei nostri monti,  presso la malga Binagia di Livo ,ha avuto luogo l’ apertura e la presentazione ufficiale al pubblico , dell’ omonimo bivacco.

Ricavato nel lato ovest della malga,  dato in gestione dall’ ASUC di Livo  al locale Gruppo S.A.T. che ha provveduto ad arredarlo in modo essenziale e  piacevole .

Dopo la S. Messa celebrata dal parroco  montanaro, don Ruggero Zuccal ed accompagnata dal coro parrocchiale di Tassullo, è seguito l’ intervento del Presidente il Gruppo SAT di Livo, Marco Agosti, che ha fatto una breve retrospettiva storica del manufatto: da una malga d’ alta quota, grazie all’ aiuto di tanti volontari che hanno prestato la loro opera,  si è potuto ricavare un luogo di ristoro e di riposo per tutti gli amanti delle lunghe escursioni in montagna.

Realizzato su proposta dell’ ASUC di Livo, ed auspicato dalla SAT centrale di Trento, il bivacco Binagia risolve definitivamente i problemi di transito sul sentiero più lungo del Trentino, il numero 133 Aldo Bonacossa, garantendo un sicuro riparo a chi lo percorre, ed un comodo rifugio per la notte.

Quando entri nel bivacco, guarda in alto, vedrai una Croce, con un Cristo, ricavato da una radice di Ginepro, che madre natura ha forgiato con le caratteristiche di un Crocifisso.

Nella travatura sottostante, puoi leggere una frase che dice :

“ Questo bivacco per oggi è casa tua, trattalo come tale. Grazie “

Rispettali !

 

Unanime ed incondizionato il plauso delle Autorità presenti, il Sindaco di Livo Franco Carotta ha evidenziato il feeling tra l’ ASUC e la SAT, che ha permesso la costruzione del bivacco e l’ impegno profuso da Marco Agosti e dei Satini nella realizzazione dell’ opera, congratulandosi, poi,  per l’eccellente organizzazione e le numerose persone presenti, fatto per nulla scontato, ma dovuto al grande amore per le montagne.

Sono intervenuti, inoltre,  il Presidente dell’ ASUC di Livo e Consigliere della Cassa rurale Tuenno val di Non, Flavio Conter, che ha ricordato l’ impegno del Comitato frazionale e della CRA. Il Consigliere Regionale Zanon Gianfranco,  ha portato il saluto del Presidente la Provincia di Trento Lorenzo Dellai. 

Sandro Magnoni  che ha portato il saluto della S. A. T centrale di Trento, ha sottolineato il ruolo attivo del Gruppo SAT di Livo, sempre presente dove e quando serve, e il sindaco di Cis, Mengoni Fabio.

Al taglio del nastro, il Presidente Marco Agosti ha voluto vicino a se il fondatore del locale Gruppo, Bruno Agosti.

La serata, è poi proseguita con uno spuntino offerto dalla SAT di Livo ed allietata da tanta musica ed allegria.

 

Per la SAT di Livo

Bruno Agosti

 

 

 

IL BIVACCO

 

 

Bivacco: sinonimo di precarietà nella vita, della necessità di riposare , dopo una lunga marcia. Si bivaccava la notte, in tempo di guerra, dopo una marcia estenuante di ore, sotto il peso dello zaino, del fucile,del munizionamento, e si passava la notte nei bivacchi di fortuna, spesso una tenda, in attesa dell’ alba, dove ad attenderti c’era solo il destino, ed un nemico che aveva le tue stesse paure e le tue stesse preoccupazioni, era diverso solo nel colore della divisa…

 

Bivaccare, era anche quando i nostri nonni, salivano le nostre montagne per falciare il fieno, si portavano la falce , il martello la plantola e la preda, la moglie, fedele, lo seguiva portando la farina per fare la polenta, una lucanica e del formaggio, il latte e l’ acqua veniva regalati dai pastori delle malghe. Dopo una giornata di duro lavoro, calava la sera e si faceva notte e si trovava rifugio nel bivacco più vicino, ed il giorno successivo si riprendeva il lavoro della fienagione, e tante volte salivano in due, e ritornavano a valle in tre…

 

Bivacco, un luogo sacro, da onorare con il rispetto dovuto ad un grande vecchio amico che ti sa dare ristoro, che ti ospita per una notte, tu con la tua morosa, e custodisce i segreti più intimi con un cuore grande e puro come quello di un bambino, che ascolta i tuoi pensieri più profondi e ti invita ad uscire e guardarti attorno, per trovare quelle risposte che solo qui puoi trovare, perché sei tanto vicino al Cielo.

 

Ultima nota triste che propongo all’ attenzione dei lettori, che racchiude in se ed è emblematica del clima di sospetti, invidie e veleni, che hanno da tempo impregnato le vita sociale ed amministrativa di questa comunità, è il traumatico cambio ai vertici dell’ Associazione.  Infatti, il capogruppo, Marco Agosti, che per ben 18 anni ha retto, con lodevole ed unanimemente riconosciuto impegno, l’ Associazione, è stato quasi cacciato dal suo ruolo,con pesanti accuse, con il solito clima di sospetti e di maldicenze, ordito, per lo più, da coloro che prima avevano solo saputo criticare il suo operato e che ora, preso il suo posto, non riescono a fare neppure quello che aveva fatto Lui.

In questo paese chi ha la buona volontà di prestare il suo tempo, il suo sapere e la sua esperienza a favore del sociale, viene quasi sempre alla fine accusato di averci >” mangiato sopra “, e questo ha generato un clima di sospetti che mai nessuno ha saputo o voluto stroncare sul nascere, alimentando ed avallando  in questo modo le dicerie e le fregnacce popolari.

Nulla invece si è mai eccepito sul fatto che il Sindaco ( 1500 euro al mese ) di turno la sua Giunta ed i consiglieri comunali, vengano ben retribuiti con soldi pubblici, molte volte per gestire una politica sociale completamente assente e realizzare delle opere pubbliche di dubbio valore architettonico e funzionale ed invise alla maggioranza della popolazione che quando è chiamata a scegliere con il voto riconferma le stesse persone che proseguiranno poi così, indisturbate, gli stessi errori e le stesse scelte sbagliate delle legislature precedenti.

 

Con cinica ipocrisia, si è pensato , poi, di sanare il tutto, donandogli una targa come simbolo di riconoscenza, in una manifestazione pubblica, indetta dalla SAT.  Ho dato io , al signor Claudio Agosti, le foto del bivacco, con le quali è stato ricavato il quadro. C’ è da dire , per onore della verità, che tutta questa operazione, si è tenuta in aperto ed evidente contrasto con la moglie di Marco, la signora Ferrari Annamaria, la quale , per protesta, il giorno della consegna del riconoscimento, era assente, impegnata altrove…

Come da copione, c’è da rilevare, che in questo paese i problemi, da sempre, si tenta di risolverli prendendo il toro per la coda, anziché per le corna.

Auguri !!!

 

 

info

Bruno Agosti

v. Scanna, 17

38020 Livo –Tn-

e.mail: dux2000@live.it

3336072322