IL PENE DEL PRETE

 
Tra il '400 e il '500 in Europa si diffusero molte voci sulle streghe, che si diceva fossero impegnate in attività diaboliche di vario genere: incontri sessuali con demoni, scorpacciate di bambini, sortilegi contro la comunità, riunioni notturne con la presenza di Satana…
L'accusa forse più bizzarra rivolta alle streghe era quella di rubare il pene e i testicoli agli uomini. Lo testimonia l'influente trattato “Malleus Maleficarum” scritto dall'inquisitore tedesco Heinrich Kramer, che nel corso della sua carriera diede la caccia a numerose streghe. Secondo Kramer, il furto del pene di solito non avveniva concretamente, ma si trattava di potenti illusioni che lasciavano i malcapitati con la convinzione di aver perso gli organi genitali.
A supporto di ciò riportò alcune storie che aveva udito: «Cosa bisogna pensare di quelle streghe che raccolgono membri virili in grande quantità, talvolta persino 20 o 30, e li mettono nei nidi degli uccelli o in una scatola dove si muovono come se fossero vivi, addirittura mangiando orzo e grano come hanno visto e riferito molte persone? Bisogna dire che tutto questo è frutto del lavoro e dell'illusione del Diavolo (…) Un tale raccontò di quando aveva perso il pene ed era andato da una strega chiedendole di ridarglielo. Lei gli aveva risposto di arrampicarsi su un certo albero e prendere quello che gli piaceva di più da un nido in cui ce n'erano parecchi. Ma quando l'uomo aveva provato a prenderne uno grosso, la strega gli aveva detto: “Quello no, appartiene a un parroco”».