Il turbante

 

Eravamo diventati dei veri e propri monelli, e non perdevamo mai l’ occasione per dimostrarlo, anche a costo di vederci puniti a colpi di metro, o di dover rimanere , inginocchiati , per ore dietro alla lavagna,

Un giorno, ritornando a scuola il dopo pranzo, ci inventammo la storia che io fossi caduto a terra e mi fossi ferito alla testa, così i miei compagni di classe, mi bendarono con la tendina bianca tolta da una finestra del corridoio, fatta a strisce e poi applicata come una garza alla mia testa.

Più che una benda, alla fine, risultò essere una specie di turbante, come quelli che si usano nei paesi arabi, alla fine, io non volevo entrare in classe così conciato, ma i miei compagni non ebbero esitazione e mi spinsero dentro.

Il maestro mi chiese che cosa fosse successo, ed io ormai, dovevo stare al gioco e dissi di essere caduto per strada e di essermi ferito alla testa… il maestro si avvicinò e notò subito la strana benda, fatta di una stoffa che nulla aveva in comune con le vere bende medicali. Me la strappò dalla testa con un movimento brusco e repentino, scoprendo, così, il piccolo inganno.

Il risultato di questa bravata, fu che tutti i partecipanti e collaboratori, venimmo messi in castigo in ginocchio per l’ intera lezione, dietro la lavagna.