Oh lady Mary ...

 

 

Con i soldi guadagnati nei miei primi lavori presso la segheria Bonani, dopo aver dato una parte cospicua alla famiglia, decisi di farmi il primo regalo della mia vita, una radiolina portatile a batterie.

Quella della radio era una grande passione della mia vita, seconda solo alla scrittura, che negli anni successivi trovò ampia forma nel mio hobby di radioamatore ed SWL. Mi ricordo che era una piccola radiolina della sony, tutta nera, con il suo bel fodero in pelle, non ricordo quante lire l’ avessi pagata, ma ricordo che ci vollero alcuni mesi di risparmio del denaro che mi veniva lasciato in gestione.

C’è da aggiungere che quelli erano tempi che le radio portatili erano di moda, quasi come i cellulari oggi, venivano propagandate sulle riviste per giovani ed esposte in bella mostra nelle vetrine dei negozi di materiale elettrico, allora l’ elettronica era agli albori. La comprai in un negozio di Trento, era una radio che aveva solo la gamma AM ampiezza modulata, quelle in FM c’erano ma erano molto costose, di giorno si poteva ascoltare solo il primo programma RAI , invece la notte, con la propagazione si potevano ascoltare delle Brodcasting di tutto il mondo, con un po di fortuna. Allora imperversava ed esempio radio Tirana dall’ Albania rossa e filo cinese, quante fregnacce raccontavano sul potere del popolo, sul marxismo, contro il capitalismo, cose che no stavano ne in cielo ne in terra, lo si capiva allora e lo si è constatato negli anni successivi con la crisi di quei regimi. C’ era poi la radio Vaticana, che sparava i suoi Kilowatt su tutte le frequenze a disposizione, con la S.Messa, il rosario e poi le continue prediche sulla morale sulla carità, le dure critiche al comunismo, l’ asservimento spudorato allo scudo crociato, gli anatemi contro il sesso libero e tutto quello che sapeva odore di donna… Anche questa loro ostinata concezione radicale ed a volte ipocrita, della società, và lentamente a sparire assieme ai predicatori di fumo, infatti, ora che più nessuno li ascolta, strizzano l’ occhio verso quel mondo di sinistra che hanno tanto combattuto, e che , per i valori del socialismo e del marxismo, sono quelli che meglio interpretano la solidarietà operaia e sociale, non c’ era bisogno di tanti kilowatt di potenza per insegnarlo…

Poi c’ era la radio spagnola, con quella bella lingua che assomiglia tanto al nostro dialetto, e lì mi fermavo ad ascoltare, tentando di capire il senso compiuto del discorso, poi c’ erano le radio tedesche, e con quelle mi arrangiavo a capire il senso di quello ce veniva detto, perché lo avevo studiato a scuola. Preferivo, però, ascoltare musica, come tutti i giovani di allora,erano i tempi di Morandi, Battisti, De Andre’ dei Beatles ecc. musica dolce, romantica, che ti faceva sognare le ragazzine, che a volte si ascoltava assieme, in religioso silenzio, perché l’ altoparlante era grande come una moneta da cento lire. Non era mica la musica del Pub che ho vicino a casa, che misurata è risultata par a 18, 5 decibel, roba da rincoglionire un sordo e poi quella musica che era solo rumore che pareva venire dall’ oltretomba.

Una sera, mentre a letto ascoltavo la mia radiolina con l’ auricolare, girando piano, piano la manopolina della sintonia, su una emittente straniera, mi pare fosse inglese, ascoltai una bella canzone romantica e parecchio orecchiabile, si intitolava OH LADY MARY, mi è subito entrata in mente, è stata poi ripresa, tradotto in italiano il testo, da Dalidà il titolo era rimasto uguale, ed a tutt’ oggi la riascolto con dolcezza e tanta nostalgia di quei bei tempi, dove per essere felici bastava una piccola radiolina sony.

 

 

Era iniziata la vita dei grandi, mi sentivo importante ed acculturato, riuscivo ad incantare per il modo elegante dei miei discorsi e per le cose che avevo imparato ed altri ignoravano, cominciavo ad esigere il mio posto nella società, cercando di dare , naturalmente, anche il mio contributo culturale, fu tempo perso perché la società civile del mio paese non volle e non seppe mai valorizzare la cultura, ne la mia, ne quella di altri, ha preferito dare in mano le sorti della popolazione a persone che erano solo ricche ed arroganti, con risultati a dir poco disastrosi.

Ma questa è un'altra storia.

 

Bruno Agosti